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40. RASSEGNA DI NUOVA MUSICA

a Stefano Scodanibbio

 

MACERATA TEATRO LAURO ROSSI 

7 8 9 NOVEMBRE 2022 

ORE 21:15

 

Biglietti: intero € 5  - studenti € 3    

Biglietteria dei Teatri dal martedì al sabato ore 10-13 / 16:30-19:30 

0733 230735 boxoffice@sferisterio.it

In teatro da un'ora prima inizio spettacolo.  

 

_lunedì 7 nov

 

DANIELE ROCCATO contrabbasso, live electronics

 

Daniele Roccato 

Scodanibbio RMX (2022)

 

RMX è l’abbreviazione di remix, una tecnica di manipolazione sonora che prevede la

destrutturazione di un brano esistente e l’utilizzo dei materiali grezzi così ottenuti per la costruzione di una nuova composizione.

In questo caso tutti i materiali di partenza, che si tratti di lunghi estratti come di brevi frammenti, vengono eseguiti dal vivo, e decostruzione e riassemblaggio sono realizzati in tempo reale dalla programmazione del live electronics.

Come in ogni remix, dall’inizio alla fine del processo ogni materiale utilizzato proviene dalla fonte, l’opera per contrabbasso di Stefano Scodanibbio, mentre la struttura e la forma sono affidate alla volontà e ai capricci delle muse.

Personalmente ho sempre percepito in molti lavori di Scodanibbio una sorta di polifonia differita, nella quale ad essere sovrapposti non sono i singoli soggetti ma le impronte che questi lasciano dopo il loro scomparire. L’elettronica permette a questi elementi di permanere e di sovrapporsi realmente alle loro controparti.

È un continuo riascoltare, soffermarsi, riflettere. Un dilatare, distillare, congelare. Si tratta, ogni tanto, di rompere il giocattolo per vedere di cosa è fatto, per poi ricomporlo senza cercare di nascondere crepe e frantumi.

Daniele Roccato 

_martedì 8 nov

 

EMANUELE TORQUATI pianoforte

Omaggio a Giancarlo Cardini

 

Erik Satie 

Pièces Froides: Trois Danses de travers - Sonatine bureaucratique

 

John Cage 

In a Landscape

 

Giancarlo Cardini 

Secondo Improvviso

 

Paolo Castaldi 

Finale

Il pianista Emanuele Torquati rende omaggio alla figura del suo mentore e Maestro Giancarlo Cardini (1940-2022), pianista e compositore recentemente scomparso, attraverso un viaggio nelle musiche degli autori da lui amati, conosciuti e suonati.

È il caso di Erik Satie (1866-1925), inciso da Cardini in anni in cui era ancora considerato un “eretico”, di cui Torquati presenta due lavori, le Pièces Froides: Trois Danses de travers del 1897 e la irriverente Sonatine bureaucratique del 1917, parodia della celeberrima Sonatina di Clementi approcciata da plotoni di pianisti dilettanti. Il percorso prosegue con il liquido In a landscape di John Cage (1912-1992), brano del 1948 destinato all'arpa o al pianoforte, in cui il compositore americano esplora in modo onirico i suoni pianistici. Inutile ricordare il rapporto tra Cardini e Cage, coltivato in decenni e culminato nel memorabile concerto fiorentino del giugno 1992 in presenza dello stesso Cage e di indimenticati interpreti della sua musica tra cui lo stesso Stefano Scodanibbio.

Secondo Improvviso del 2005 è invece un brano composto da Cardini e dedicato ad Emanuele Torquati, lavoro di matrice colta che si discosta dalle coeve trascrizioni di canzoni dei cantautori italiani di quel periodo. La concisione formale e la giustapposizione di atmosfere contrastanti sono la cifra di questo lavoro. Concisione che invece viene ampliata e portata alle sue estreme conseguenze in Finale (1973) da Paolo Castaldi (1930-2021), altro sodale di Cardini. Un lavoro in quattro parti, eseguibili integralmente o in movimenti separati, anch'esso inciso da Cardini, in cui il compositore milanese appronta quattro Finali diversi per un'immaginaria Sonata, dal carattere volitivo e romantico in modo volutamente caricaturale.

 

ZAUM_PERCUSSION

Iannis Xenakis

Okho

Okho (1989), parola zulu che significa qualcosa come “felicemente in marcia”, fu composto per la celebrazione del bicentenario della Repubblica Francese e fu presentato in anteprima al Festival d’Automne del 1989 dal trio Le Cercle. 

Iannis Xenakis (1922 – 2001) incontrò per la prima volta il djembé nello studio del trio a cui il lavoro é dedicato. Il brano è organizzato in otto sezioni a partire da uno scarno materiale ritmico ricombinato in assoli, duetti e trii. Xenakis mantiene anche l’abbinamento tradizionale con il dundun, grande tamburo africano, la cui voce autorevole sigla la fine del brano. 

Okho esprime la qualità insieme viscerale e intellettuale della musica di Xenakis, fatta di masse e di volumi sonori che determinano le tensioni e le proprietà dinamiche complessive: caratteri ricorrenti in alcuni altri suoi autentici capolavori per percussioni quali Persephassa (1969) o Pléïades (1978).

 

 

_mercoledì 9 nov

 

SIDERA SAXOPHONE QUARTET

Stefano Scodanibbio 

Plaza - Lucida sidera

 

Stefano Scodanibbio (1956 – 2012) contrabbassista, compositore e fondatore della Rassegna di Nuova Musica di Macerata, ha scritto Plaza per quattro trombe in do nel 2001. Di recente, Maresa Scodanibbio, ha ritrovato tra i documenti del marito una versione per quattro saxofoni soprani alla quale l’autore stava lavorando: nonostante fosse quasi ultimata, non fu mai portata a termine e non venne messa a catalogo. La signora Scodanibbio ha cortesemente fornito la partitura a Gianpaolo Antongirolami che ha potuto completare il brano.

Plaza, nella versione per quattro saxofoni soprani, è stato quindi presentato dal Sidera Saxophone Quartet in prima esecuzione assoluta nell’ambito del Forlì Open Music, il 27 giugno 2021, nello spazio dell’Arena San Domenico.

Lucida sidera è stato composto da Stefano Scodanibbio nel 2004 per il quartetto Ensemble Italiano di Sassofoni. Gli strumenti impiegati sono otto, 4 sax soprani e 4 sax tenori: ogni membro del quartetto suona sia il sax soprano che il sax tenore. Tale alternanza genera un gioco combinatorio di possibilità timbriche che conferiscono al brano un colore prezioso e mutevole, nonostante l’omogeneità dovuta alla scelta di adoperare solo due tra i quattro strumenti della famiglia dei sassofoni, normalmente impiegati nella formazione quartettistica.

Alle stelle che brillano in cielo – per l’appunto i Lucida sidera cantati dal poeta latino Orazio (III carme, I libro) – corrispondono nella composizione di Scodanibbio oggetti sonori fortemente caratterizzati, che vivono di luce propria, i quali guidano l’ascoltatore nel fluire del brano. All’inizio appaiono subito chiare due figure significative: una nota velocissima che risolve su una nota più o meno lunga e una scala veloce. Altre figure compariranno, intersecandosi tra loro e con le precedenti. 

Si crea così un gioco di rimandi, di intrecci, di variazioni, di echi, che dà origine a un percorso di ascolto ricco e articolato.

 

ZAUM_PERCUSSION

Vinko Globokar 

Tribadabum extensif sur rythme fantôme

in collaborazione con la Scuola Civica di Musica “Stefano Scodanibbio”*

Tribadabum extensif sur rythme fantôme (2002) di Vinko Globokar (1934) può essere eseguito in due versioni: per trio di percussioni in una sala da concerto o per un numero illimitato di percussionisti utilizzando spazi ampi, quali all’aperto, in una foresta, su differenti piani di un grande palazzo, sulle mura di una città. 

La partitura è divisa in 31 sezioni, di cui 14 eseguite solo dal trio, e 17 con il coinvolgimento dei partecipanti circostanti, distribuiti tra il pubblico a distanze prestabilite e regolari, lungo tre vettori che si diramano dal trio di solisti posizionato al centro. La partitura, estremamente fantasiosa e suggestiva, oltre a numerosi strumenti a percussione comprende anche oggetti insoliti o di uso comune, effetti scenici e gesti teatrali. L’ordine di esecuzione delle sezioni è stabilito dagli interpreti, chiamati così a dar forma ad un percorso originale tra suoni inauditi ed effetti esplosivi, in un continuo gioco di rimandi, echi, trasformazioni, dialoghi, diramazioni sonore concentriche tra i vari esecutori. 

Ciascun partecipante possiede inoltre 4 oggetti bizzarri, che vengono utilizzati una sola volta, scelti tra “i più curiosi, ingegnosi ed efficaci strumenti immaginabili”. Suoni, pause, movimenti nello spazio sono tutti organizzati sulla base di un Ritmo Fantasma (di 12/8 diviso in 2+3+2+2+3) che solo gli interpreti ascoltano.

  • Al progetto hanno collaborato: Matilde Cittadini, Chiara Pallotta, Leonardo Tiranti, Veronica Tagoe, Rodrigo Scocco coordinati dai docenti Adamo Angeletti, Francesco Savoretti, Valentina Verzola, Vincenzo Ruggiero.

 

 

 

BIOGRAFIE

 

Contrabbassista solista e compositore, Daniele Roccato è stato invitato a suonare in molti dei festival e delle sale da concerto più prestigiose, spesso presentando proprie composizioni. 

Per lui hanno scritto, fra gli altri, Gavin Bryars, Sofia Gubaidulina, Hans Werner Henze, Salvatore Sciarrino e assieme a Stefano Scodanibbio ha fondato l’ensemble di contrabbassi Ludus Gravis. Ha registrato per ECM, Wergo, PM Records, Sony BMG. Diversi suoi concerti sono stati trasmessi da RAI Radio3, BBC Radio e dal canale Sky ARTE.

danieleroccato.com

 

 

Emanuele Torquati si è diplomato a Firenze con Giancarlo Cardini. Suona regolarmente in Europa, Canada, America e Africa.  È stato per 10 anni direttore artistico del Festival “music@villaromana” di Firenze e dal 2015 è uno degli autori del Programma di Radio3 Lezioni di Musica. Nel 2021 è uscito per Stradivarius il suo ultimo Album, L’Anima e la Danza, progetto che spazia da Couperin ai giorni nostri. Insegna Pianoforte presso il Conservatorio statale di Musica “Niccolò Paganini” di Genova.

emanueletorquati.com

 

ZAUM_percussion, composto da Simone Beneventi, Matteo Savio, Anita Cappuccinelli. è un ensemble fondato nel 2018 da percussionisti con esperienze internazionali che, sommando interessi comuni, si riuniscono per creare nuova musica e rivisitare il repertorio più rappresentativo del XX e XXI secolo. Si dedica inoltre allo sviluppo di progetti con obiettivi pedagogici e partecipativi, coinvolgendo gruppi di persone a rischio di esclusione sociale. 

zaumpercussion.com

 

 

Il Sidera Saxophone Quartet, composto da Gianpaolo Antongirolami, Michele Selva, Michele Bianchini e Daniele Berdini, è stato invitato a suonare per importanti festival e compositori come Salvatore Sciarrino, Luigi Ceccarelli e Carmine Emanuele Cella hanno scritto partiture dedicate al quartetto.

Di recente pubblicazione il cd Koinè (EmaVinci, 2021) che comprende opere di autori contemporanei italiani, tutte in prima registrazione assoluta.

siderasaxophonequartet.com

 

40. Rassegna di Nuova Musica

a Stefano Scodanibbio

 

Direttore artistico  

Gianluca Gentili

 

Con la collaborazione di 

Maresa Bonugli Scodanibbio

 

Organizzazione

Associazione Nuova Musica

Con la compartecipazione del Comune di Macerata.

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