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TORPEDINE

IV FESTIVAL DI MUSICA ELETTROACUSTICA E ARTI VISIVE

MACERATA 22 23 FEBBRAIO 2025

SFERISTERIO SALA CESANELLI

 

Sabato 22 febbraio
ore 17.30
Rito sonoro/Suonare lo spazio

A cura di Serena Abrami e Valentina Sciurti

Serena Abrami e Valentina Sciurti costruiscono un rito sonoro site specific. Lo Spazio diviene vera e propria cassa di risonanza entro cui convivono le fonti sonore e chi ne è testimone per un'esperienza d'ascolto collettiva. Attraverso la traccia di precisi punti, caratterizzati ciascuno da un differente riverbero, le voci e gli strumenti musicali si amplificano e dialogano tra loro. La performance si genera attraverso il metodo di composizione nato dal progetto "Suonare lo Spazio - coregrafie di voci e danze per un'architettura del vuoto", un' indagine pratica e teorica a cui Abrami e Sciurti si dedicano dal 2023 e che prosegue tuttora in collaborazione con diversi Comuni e "FKL - i sapere dell' Ascolto". In scena: Rocco del Pozzo, Francesca Fusari, Elisa Michelini, Enrico Vitali, Francesca Zenobi

 

ore 18.30
Glitch

Flavia Massimo è una violoncellista contemporanea, sound artist e curatrice di eventi, specializzata sia nella classica che nella musica elettronica. Attraverso anni di ricerca ha sviluppato un personalissimo suono aumentando il violoncello con tecniche estese e live electronics.
Ha composto colonne sonore per spettacoli, performance di danza e teatro, ha realizzato installazioni interattive d’arte e sonorizzazioni. La sua intensa attività live l’ha portata a lavorare con diversi artisti molto conosciuti nell’ambito classico, pop e contemporaneo in Italia e all’estero.
È la direttrice artistica di "Paesaggi Sonori".

Flavia Massimo presenta “Glitch” un mondo organico dove la perfezione svolazza e si distorce con grazia microcosmica. Il lavoro è incentrato sull'estetica di interferenze, errori e granuli sonori in una fusione di acustica ed elettronica. Un glitch, un guasto in un sistema elettronico, diventa un malfunzionamento del modo classico di suonare il violoncello, lontano dai canoni della musica “colta” per decostruire il suono dello strumento in piccole cellule sonore e sperimentare diverse possibilità. "Glitch" rende il violoncello potenziato con tecniche estese, voce, synth, field recording e live electronics.

La perfezione non offre incentivi per il miglioramento e l'errore è andare oltre, è qui a ricordarci l'inesauribile complessità della realtà.

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ore 19.00

Sferixxx

Paolo F. Bragaglia synth, loop, elettronica, Gianluca Gentili chitarra elettrica e Flavia Massimo presenteranno Sferixxx, un nuovo progetto costruito su un tessuto sonoro funk/lounge dedicato all’ex Sala Cinema Sferisterio (l’attuale sala Cesanelli). Un ricordo del luogo e delle persone che l’hanno frequentata tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80 attraverso l’evocazione dei morbosi e lontani “fantasmi sonori” che lì aleggiano.

 

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ore 21.00

REbirth

Audio/video Concert real time reactive

Progetto artistico e musiche originali di Simone Bosco

Visuals di Simone Bosco e Oliviero Reviglio

​Il ciclo della vita attraverso le sue fasi ci insegna che nulla si distrugge e tutto si rigenera in

nuove forme. Attraverso questo fondamentale insegnamento della fisica, lo spettacolo,

simbolicamente inizia e finisce allo stesso modo, rinnovando il senso di ciclicità e ci invita a

sentirci parte di una permanente rinascita.

Siamo energia e materia che si incrociano e condividono lo stesso destino. In questo senso,

dobbiamo prenderci cura del nostro pianeta e dell'umanità, riscoprendo e rinnovando un

senso di appartenenza che è la base per una convivenza pacifica e sostenibile. Tutto questo

è intimamente interconnesso con il tema della sostenibilità tecnologica, che in “REbirth”

viene affrontato attraverso la relazione tra tecnologia e l’imprescindibile azione umana

creativa, simboleggiando una convivenza possibile di sostenibilità e bellezza.

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SIMONE BOSCO www.boscosimone.com

Compositore, produttore, sound designer, musicista

Ha un complesso stile personale, sviluppato attraverso un percorso artistico che tocca diversi campi espressivi.

utilizzo di componenti elettroniche nel contesto della sua produzione lo ha portato ad arricchire il proprio orizzonte sonoro caratterizzato da ricerca e sperimentazione.

Dal 1999 al 2024 ha registrato 14 lavori discografici (quattro dei quali sono stati votati tra i10 migliori album europei di musica elettronica dell'anno).

Con il duo OZMOTIC, sono gli unici italiani a registrare e pubblicare per l'iconica etichetta londinese Touch.

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SCHEDA COMPLETA

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Domenica 23 febbraio

ore 17.30
Rito sonoro/Suonare lo spazio

A cura di Serena Abrami e Valentina Sciurti

 

Serena Abrami e Valentina Sciurti costruiscono un rito sonoro site specific. Lo Spazio diviene vera e propria cassa di risonanza entro cui convivono le fonti sonore e chi ne è testimone per un'esperienza d'ascolto collettiva. Attraverso la traccia di precisi punti, caratterizzati ciascuno da un differente riverbero, le voci e gli strumenti musicali si amplificano e dialogano tra loro. La performance si genera attraverso il metodo di composizione nato dal progetto "Suonare lo Spazio - coregrafie di voci e danze per un'architettura del vuoto", un' indagine pratica e teorica a cui Abrami e Sciurti si dedicano dal 2023 e che prosegue tuttora in collaborazione con diversi Comuni e "FKL - i sapere dell' Ascolto". In scena: Rocco del Pozzo, Francesca Fusari, Elisa Michelini, Enrico Vitali, Francesca Zenobi

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ore 18.30

LANDSCAPE2024

Visione dei Video finalisti della Call internazionale LANDSCAPE2024 del Collettivo Zeugma sulla Morte e Rinascita del Paesaggio.

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Ore 19.00

Il respiro elettronico

Paolo Ravaglia clarinetti modificati, strumenti speciali, elettronica, Syn-ket.
“Il Respiro Elettronico non è solo gesto  che dà vita alla musica, ma diventa il filo conduttore che unisce due dimensioni. Ance semplici (e doppie) delle più disparate tradizioni, ciascuna col suo peculiare timbro, si trasformano e si espandono, dissolvendo i confini tra suono naturale e artificiale. Duduk, bawu, sheng, piri, hulusi, campane di clarinetto aumentate da Arduino, diventano fulcro di un’esperienza di mutazione sonora dove il corpo e la tecnologia si fondono, dando vita a un linguaggio musicale nuovo, in cui ogni suono è in grado di respirare, evolversi e rinascere”. Tra gli strumenti utilizzati nella performance ci sarà il Syn-Ket, il primo sintetizzatore italiano realizzato da Paolo Ketoff a Rome nei primi anni ’60, dalla collezione del Museo del Synth Marchigiano. Unico strumento funzionante degli 8 esemplari esistenti al mondo, era di proprietà del clarinettista e compositore americano Bill Smith, del quale Ravaglia è l’unico allievo Italiano.

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